Il tennistavolo a Toirano è nato ufficialmente nel 2012, ereditando l’attività del Tennistavolo Club Loano, iniziata a sua volta nel 2007, sulle ceneri del Tennistavolo Finale Ligure, che comprendeva tutti gli atleti del comprensorio e, al termine della sua storia, diede vita anche al TT Savona e alla Spotornese. Fin dai tempi del Finale della società toiranese faceva parte Christian Galfrè, che ancora oggi ne è il responsabile.
Ciao Christian, come sono state le vostre prime fasi?
«A Loano il primo presidente fu Vittorio Carchero e dal 2009 toccò a me. Nel 2012, nella struttura che avevamo occupato fino a quel momento, non c’era più spazio per noi e abbiamo trovato accoglienza a Toirano, dove peraltro ci allenavamo e giocavamo già da un paio di anni, prima dell’effettivo trasferimento. Siamo confluiti nell’Asd Toirano, una sorta di polisportiva che aveva già un presidente unico per tutte le discipline, che era Luciano Riolfo. Oggi alla guida c’è Lorenza Zucchetta. Io faccio parte del consiglio direttivo con Stefano Rebecchi, che è fresco di elezione alla presidenza della FITeT Liguria, e insieme ci occupiamo del movimento pongistico».
Che categorie avete acquisito dal Loano?
«La prima squadra era in serie D1 e il primo anno siamo arrivati terzi. Nel 2013/2014 ci siamo piazzati primi e secondi nello stesso girone di D1. In C2 sono stati promossi Andrea Bottaro, Armando Torregrossa, Claudio Piana e Stefano Rebecchi. In quel periodo ci fu anche una notevole crescita di tesserati, che raggiunse il suo apice a quota 45. Il secondo posto nel primo anno in categoria ci fruttò il salto in C1, con Andrea e Daniele Bottaro, Matteo Marino e Massimiliano Genta, che fungeva anche da tecnico. Fummo anche secondi in D1 e ripescati in C2, con i giovani Daniele Roncallo, Michele Marino e Davide Ratto».
Quali sono state le tappe successive?
«Nel 2015/2016 ci siamo classificati quarti in C1, con i due Bottaro e Genta, e in C2 ci siamo salvati. L’anno dopo abbiamo vinto la C1 con 13 successi su 14 gare disputate. Ci hanno portato in B2 Daniele Bottaro, Genta, la 14enne Valentina Roncallo e Valeria Zefiro. Siamo subito retrocessi, per tornare in B2 nello scorso campionato. Al momento dell’interruzione Walter Lepra, Andrea Bottaro e la new entry Mattia Arrighini erano secondi, alle spalle dell’imbattibile Villaggio Sport. Quest’anno schiereremo lo stesso terzetto e la squadra sarà completata da Fabio Aigotti Bottino, con Rebecchi nelle vesti di tecnico e dirigente. Nei campionati regionali avremo una compagine in D1 e una in D2».
Parliamo un po’ del settore femminile?
«La nostra atleta migliore, e capace in generale di conquistare i risultati migliori sul fronte nazionale, è stata senza dubbio Valentina Roncallo, che è cresciuta nel vivaio del Loano ed è stata sempre seguita da Massimiliano Genta. In singolare è stata campionessa d’Italia in quarta categoria nel 2015 e fra le Allieve nel 2016, oltre ad aver vinto il bronzo in terza categoria nel 2017 e fra le Juniores nel 2019. In doppio è stata oro nel femminile di seconda categoria del 2018 con Jamila Laurenti e nel misto del 2019 con Carlo Rossi. È salita altre quattro volte sul secondo gradino del podio e sette sul terzo ai tricolori di categoria e giovanili. Anche con la maglia delle Nazionali cadette e juniores ha vinto molto».
Con lei in squadra siete stati anche in A2?
«Siamo stati ripescati nel 2016/2017 e con Valentina e con le genovesi Valeria Zefiro e Simona Rossini ci siamo classificati quarti nel girone B e ci siamo salvati ai playout. Stesso discorso nel 2017/2018, con la quarta posizione colta dal medesimo terzetto. In entrambe le stagioni abbiamo ospitato un concentramento durante la regular season al Palasport di Loano. Nel 2018/2019 ci fu anche l’inserimento di Anna Fornasari e finimmo quinti, con la salvezza finale. In panchina c’era sempre Genta. Quando Roncallo è andata a giocare alla Teco Corte Auto Cortemaggiore e ad allenarsi al Centro Federale, abbiamo rinunciato alla categoria».
Chi sono stati i vostri talenti giovanili più forti oltre a Valentina?
«Il nostro periodo migliore è stato fra il 2010 e il 2015, quando ci siamo aggiudicati più volte la Coppa Liguria Giovanile, che conteggiava i risultati di tutte le prove regionali dei vari settori. Oltre a Valentina, citerei il fratello Daniele, Andrea e Daniele Bottaro, Matteo, Michele ed Emma Marino, Davide Ratto, Alessandro Caslini, Stefano Tavilla e Stefano Nobile. Erano anni in cui avevamo una quindicina di atleti facenti parte del settore giovanile».
Ora com’è la situazione?
«Nel corso degli anni scorsi abbiamo cercato di dare continuità al movimento, ma siamo in un Comune di meno di 2.700 abitanti e attorno la concorrenza delle altre discipline è forte. Insomma, i numeri si sono ridimensionati e questa emergenza sanitaria ha inferto il colpo decisivo, facendoci perdere molti ragazzi, che hanno accusato il peso dei molti mesi nei quali non sono potuti venire in palestra. Stiamo ripartendo dai bambini. Certamente trovare gli eredi di Valentina non sarà facile, ma ci proveremo. Il giovane più interessante al momento è Arrighini, classe 2004 e scuola Arma di Taggia, che è il n. 1 fra gli juniores in Regione e si sta impegnando molto, sostenuto dalla sua famiglia, per continuare a crescere».
Per tradizione avete lavorato nelle scuole?
«Quando eravamo ancora a Loano, ci siamo mossi su un’area più ampia, che andava da Albenga a Quiliano. Poi nel 2009/2010 avevamo partecipato al “Bo.To.Lo.”, il progetto che abbracciava le zone di Borghetto, Toirano e Loano. Il sabato mattina Andrea Marino andava come tecnico a insegnare il tennistavolo ai ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori dei tre Comuni. I nostri migliori giovani, che ci hanno permesso di emergere in Coppa Liguria, sono proprio usciti da questa iniziativa. Più recentemente, fino a qualche anno fa, abbiamo aderito a un progetto intitolato “Lo Sport a Scuola” che ha coinvolto le elementari di Toirano, i cui bambini venivano a svolgere le loro ore di educazione fisica al Palasport, dove imparavano il ping pong».
Quando avete ripreso l’attività dopo il lockdown?
«Il Comune a marzo ha iniziato alcuni lavori di ristrutturazione del Palasport di via Aldo Moro, che quindi non è stato disponibile fino a un paio di settimane fa. A luglio siamo stati costretti ad allenarci, solo con gli adulti, nella palestrina di proprietà dell’Asd Toirano, che è il nostro campo di riserva, nella quale però, in tempi di COVID-19, potevamo montare soltanto due tavoli».
In condizioni normali quanto vi allenate?
«Al Palasport abbiamo sette tavoli e i tecnici Rebecchi e Silvia Chiappori seguono i nostri tesserati il lunedì e il venerdì dalle ore 21 alle 23 e il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19».
Avete in mente idee per ampliare la vostra area di azione?
«Ci stiamo pensando, perché a Ponente fino a San Lorenzo al Mare e a Levante fino a Spotorno non si trovano altre associazioni che svolgano attività pongistica. Il nostro bacino d’utenza potenziale ha dunque notevoli margini di allargamento. Nel corso degli anni abbiamo sempre avuto tesserati di Comuni anche diversi dal nostro, come Alassio e Laigueglia. Dovremmo dunque cercare di sfruttare meglio il nostro ruolo di società di riferimento del comprensorio. Ci sono tentativi di espansione e questa estate Andrea Marino ha lanciato un corso gratuito di un paio di mesi, che ha avuto un buon successo, a Garlenda, il cui responsabile è Roberto Pesce, che vive proprio lì. La zona è limitrofa ad Albenga e dunque potrebbero esserci altri sbocchi interessanti in ottica futura».
La vostra società come si è approcciata al progetto Scuole di Tennistavolo?
«Appena saputo dell'iniziativa, ci siamo avvicinati a essa con entusiasmo. I nostri tecnici Rebecchi e Chiappori hanno frequentato con impegno il corso proposto dai formatori assegnati all’area Nord Ovest, Domenico Colucci e Ivan Malagoli, e parallelamente a questo, hanno seguito regolarmente i "Webinar del Venerdì" proposti dalla Federazione».
Che tipo d'indicazioni avete tratto dal corso e quali aspetti ritenete che siano più strategici all'interno del progetto?
«Il corso ci ha insegnato come potenziare alcuni aspetti molto importanti nella vita di una Scuola, fra i quali individuare il target ed effettuare una campagna pubblicitaria mirata. Proprio su quest'aspetto ci stiamo concentrando nella fase iniziale di questa ripartenza: per la prima volta siamo usciti sui social con un volantino indipendente per la nostra disciplina».
Come sarà la vostra Scuola e a chi sarà rivolta?
«Ci rivolgeremo nelle ore pomeridiane ai più piccoli, mentre in orario serale a persone di tutte le età. L'obiettivo, oltre a quello di insegnare a praticare il nostro bellissimo sport, è promuovere, divertendosi, uno stile di vita più sano attraverso il movimento e lo sport».
Foto 1: l’Asd Toirano quando dominava la Coppa Liguria giovanile
Foto 2: la squadra di serie A2 femminile, da sinistra il tecnico Massimiliano Genta, Valentina Roncallo, Simona Rossini e Valeria Zefiro
Foto 3: la compagine di serie B2 2020-2021, da sinistra Mattia Arrighini, Andrea Bottaro, Stefano Rebecchi, Walter Lepra
Foto 4: Valentina Roncallo campionessa italiana Allieve nel 2016
Foto 5: il Palasport di via Aldo Moro